Hai mai adottato un rifiuto?
Ti è mai capitato di trovare un oggetto rifiutato ma ancora utilizzabile? Anche tu hai deciso di “adottarlo” e portarlo a casa con te?
Allora raccontaci con una fotografia la sua nuova vita!
Stiamo raccogliendo immagini di rifiuti adottati. Protagonisti di questo progetto sono giocattoli, scarpe, libri, elettrodomestici, vestiti e tutti quegli oggetti che troviamo in discarica, per strada o nei cassonetti e che abbiamo deciso di portare a casa con noi.
Vogliamo dimostrare come un rifiuto, una volta adottato, può avere una nuova vita, una nuova forma e/o una nuova funzione.
Se desideri aderire al nostro progetto, l’immagine del tuo rifiuto adottato diventerà parte di un'installazione artistica che verrà esposta in occasione di “Riciclarti”, mostra-evento che avrà luogo il prossimo 26 maggio a Padova.
Questo sarà solo l’inizio!
Stiamo cercando di creare una community virtuale di persone che, come te, almeno una volta nella vita hanno "adottato un rifiuto".
Il recupero e il riutilizzo di oggetti rifiutati ma ancora utili, è una buona pratica ambientale e sociale che merita di essere condivisa e diffusa.
Aspettiamo il tuo contributo!
Come aderire:
1_Scatta una foto del tuo rifiuto adottato; non ci sono vincoli: puoi fotografarlo semplicemente nel suo nuovo contesto o in qualsiasi altro modo ti sembri oppotuno. Ricorda che la foto deve essere alla più alta risoluzione possibile.
2_Inviaci la foto all’indirizzo rifiutiadottati@gmail.com
Nel testo della mail specifica, il tuo nome, l’oggetto adottato, quando e dove (se ti è possibile) lo hai trovato; queste informazioni ci aiuteranno a costruire la community.
3_La scadenza per inviarci la tua foto è il 15 maggio 2010.
Ti chiediamo gentilmente di diffondere questa richiesta di collaborazione ad amici, parenti e tutti coloro che pensi possano aver adottato un rifiuto.
Rifiuti adottati è un progetto di Publink, gruppo artistico formato da: Roberta Bruzzechesse, Maddalena Vantaggi e Maria Zanchi. L'obiettivo del gruppo è indagare le potenzialità del linguaggio dell'arte, esplorando i limiti tra lo spazio pubblico e privato, tra collettività e individuo, nel quotidiano.
La mostra-evento, curata dall’Associazione culturale diip, è patrocinata dalla Regione Veneto e dal Comune di Padova.
Per approfondimenti clicka qui
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